Il libro, in modo semplice, quasi scarno, dipinge una serie di ritratti di donne di un mondo lontano come quello della Calabria degli anni ’70, e di uno più vicino, quello della Verona di oggi. Le vite di queste donne sono raccontate attraverso i colori, i sapori gli odori che definiscono un modo di vivere e di sentire. Protagoniste sono loro, le donne, ma anche le “rughe”, le stradine strette di un paese di montagna, dove la vita scorre e viene arricchita, sostenuta, bonificata anche da persone semplici che lasciano una traccia.
Il paese di montagna è difficile da raggiungere e si innesta in una terra a tratti aspra. Avere avuto una cordata di donne a fianco consente di andare per il mondo portando un bagaglio prezioso. Ogni donna ha donato un pezzetto: chi la forza, chi il calore, chi il pane, chi l’ironia; persino una casa, femmina pure lei, ha fatto un dono.