Questo libro racconta i giochi d’infanzia dell’autore, ne descrive dettagliatamente le regole e poi li fa rivivere insieme ai compagni di un tempo, tra quelle “rughe” polverose, dove si affacciavano le piccole case umili e stracolme di bimbi. Si giocava in ogni rione, a qualsiasi ora, e difficilmente ci si addentrava in “territorio nemico” da soli, perché si rischiava di restare prigionieri e subire le angherie degli altri ragazzi. Ogni rione aveva la sua banda, con a capo un “generale”, come quella della “Via Pal” o delle “Camicie rosse” del mitico romanzo ungherese. I giochi scandivano le stagioni, c’erano quelli estivi e primaverili, quelli invernali e autunnali, perché un tempo esistevano tutte le stagioni. Non esisteva noia, il tempo correva velocemente e la sera si era così stanchi che anche il sonno diventava un piacere. Questi i ricordi di un’infanzia che, a dispetto del progresso tecnico e scientifico, l’autore rivivrebbe integralmente.
Pietrino Fabiano, presetazione di Aurelio Scaramuzzino
I giochi perduti
€12,00
Autore | Pietrino Fabiano, presetazione di Aurelio Scaramuzzino |
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Pagine | 102 |
Anno | 2017 |
Bic | F |
ISBN | 9788875743505 |